Europa: uno spiraglio di speranza
Sabato abbiamo pubblicato un nostro servizio video dove abbiamo ripreso alcuni momenti della Manifestazione per il 60° anniversario dei Trattati di Roma.
Il video ha un titolo provocatorio: “Questa Europa è utile così com’è?” Forse in rete si è creato un piccolo equivoco, la domanda nel nostro immaginario l’abbiamo posta ai politici e commentatori Italiani ed Europei. Le risposte più interessanti potete ascoltarle nel servizio stesso.
Due cose, quasi tre, abbiamo potuto constatare con certezza:
- Tutti gli esponenti europei ormai parlano ad’una voce sola, il giudizio e il proposito sono unanimi: andare avanti spediti verso gli Stati Uniti d’Europa, dall’Unione non si torna indietro, ma l’Europa così com’è non va bene, non basta.
- Constatato questo fatto non possiamo non rilevare con una punta d’orgoglio che l’Italia in questa nuova visione è stata “apripista”. Due anni fa questa posizione era inesistente, c’erano gli europeisti intransigenti e gli Euroscettici. Quando il nostro Premier per primo pose questi problemi, venne stigmatizzato, accusato di fare il guastatore, di essere passato dalla parte degli euroscettici, di cavalcare l’onda populista.
- Oggi, siamo tutti su questa direzione: andare avanti, consolidare e progredire l’unione e la centralizzazione di alcuni fattori, perché questa Istituzione sia più vicina ai cittadini e ai loro problemi e non sia più avvertito come un pachiderma burocratico lontano dai bisogni di chi in questa lunghissima crisi economica è uscito con le ossa rotte.
Se i vari capi di stato, i vari ministri nel futuro riusciranno ad agire nell’interesse prima di Europa-Nazione e poi del loro territorio, questo lo scopriremo solo vivendo.
Però intanto abbiamo chiaro un obiettivo comune e, non è poco.
guarda il nostro servizio