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Archivio storico di un giornale non più attivo

Siria: solo sconcerto, nessuna certezza

Abu-Bakr-al-Baghdadi, Bashar al-Assad, Vladimir Vladimirovič Putin , Tayyip Erdoğan.

Questi quattro leader, rispettivamente dell’Isis, della Siria, della Russia e della Turchia, sono quelli che ci vendono la loro verità sul tragico e sconcertante episodio in Siria, quello che ha sconvolto più di tutti il mondo, per la presenza e scomparsa di tanti bambini.

Nei media e nei social, si susseguono accuse, denunce, come se tutti avessimo la verità in tasca, chiaramente le verità sono diverse, visto che anche da noi ormai si è divisi, fra pro-Putin e anti-Putin.

Ma esiste una verità? NO !

A dircelo è una persona seria come Federica Mogherini, che condanna con forza l’atto e ci dice che sarà necessario ogni mezzo per scoprire i responsabili di questo eccidio.

Lungi da noi addentrarci in questioni di politica estera, perché non ne abbiamo le competenze. Non c’è invece difficile schierarci con la nostra Alta rappresentante dell’Unione per gli affari esteri. A darci questa convinzione o meglio non-convinzione è proprio la foto che vi mostriamo.

Quelli sono i 4 leader e sono quelli che hanno la verità in tasca di cui in tutto il mondo discutiamo. Ce n’è uno credibile? Pensiamo di no.

Al di là comunque di chi sia il colpevole, ovvero il proprietario del gas, che al momento non ci è dato sapere, quello che è certo, è che la Siria è il problema dei problemi del nostro tempo. Un problema che vede assieme tutta la nostra debolezza ma anche la nostra impotenza.

Pensiamo alle parole di Papa Francesco di ieri, che ha accusato i politici di essere responsabili di non aver trovato una soluzione.

Non nascondiamo la nostra perplessità in questa accusa. Qual è la soluzione? Trattare con l’Isis, come lo si fa con l’Islanda? Saremmo ridicoli solo a pensarlo. La soluzione unica possibile è semplice: riunire forze dell’Onu, della Nato e chi più ne ha più ne metta, passare sulla Siria e ingabbiare Leader, ribelli e contro ribelli. Azione che prevede un bagno di sangue per tutti e anche possibili ripercussioni terroristiche in ogni parte del mondo.

Il Papa accetterebbe questa soluzione? Pensiamo di no.

Con tutta la simpatia che abbiamo per  Papa Francesco, pensiamo che in questo momento di populisti ne abbiamo a sufficienza.

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