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Riflessione sul reddito di cittadinanza

Che il Reddito di Cittadinanza sia erogato tramite una forma di “carta”, con limitazioni sui possibili acquisti non è anomalo. Era così il SIA ed è così in parte per il REI, per cui decidemmo di consentire un prelievo di contanti pari a metà della somma assegnata. Questo per bilanciare l’esigenza di flessibilità con quella di evitare l’utilizzo improprio delle risorse. 
Evitare di utilizzare una carta ad hoc sarebbe sicuramente meno stigmatizzante (ma non vale per la tessera sanitaria, qualcuno di voi paga al supermercato con la tessera sanitaria?), ma come si supera il problema delle tante famiglie che non possiedono un conto corrente? E soprattutto, questo ipotetico marchingegno che dovrebbe controllare ogni acquisto, oltre a violare le norme sulla privacy, quanto costerebbe?  Un conto è una limitazione ex ante (quindi stesso concetto del Rei ma con impossibilità uso contanti) Ma se davvero avvenisse come dicono ex post, quale sarebbe la “sanzione” per chi ha acquistato un bene giudicato non di necessità? Glieli facciamo restituire (come se sono in condizione di povertà?), li multiamo, gli sospendiamo il sussidio? Ma soprattutto, esisterà un elenco dei beni acquistabili, che le persone in difficoltà dovranno conoscere a memoria? E cosa significa che i soldi devono essere spesi in Italia? 

Al netto di quello che a me pare veramente un impianto folle, farraginoso, molto più che stigmatizzante, mi colpiscono 4 cose:

  1. Il M5S nella sua pdl auspicava di arrivare presto al reddito di base, quindi un reddito elargito senza condizionalità e alcun controllo, nell’idea che la condizionalità non porta risultati e i controlli costano; ora sono giunti a ipotizzare controlli stile Grande Fratello.
  2. Il M5S parla di decrescita felice e ora vuole “pompare” i consumi in maniera artificiosa, obbligando le persone a spendere (con quali effetti di educazione economica e finanziaria è facilmente immaginabile)
  3. Il M5S non ha attualmente un disegno chiaro di come strutturare la misura che è stata il suo cavallo di battaglia, su cui hanno costruito una quantità incredibile di propaganda ma evidentemente senza trovare il tempo di studiare un pochino la vasta letteratura sull’argomento e costruire con gli esperti un’ipotesi sostenibile.
  4. La soglia base di 780 euro per la singola persona è evidentemente fuori scala, al punto che si teme che i soldi non vengano spesi. In realtà questo è il problema minore, quello maggiore sono gli effetti sulla disincentivazione al lavoro regolare, ma questo non li ferma perché non possono tornare indietro sulla propaganda.

Terribile!

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