Pd: appello ai militanti
In questi giorni si moltiplicano gli appelli all’unità del partito all’interno del Pd. L’argomento ha appassionato persino il Papa.
I dirigenti hanno il dovere di sbrigare questa formalità, ci mancherebbe, devono farlo.
Io, no, non ho doveri. Allora cerco di dire cosa penso, senza censure. Mi sento anche io di fare un appello per l’unità del partito, un appello a restare, a non andarsene.
Ma non ai quei 4 riuniti per l’ennesima volta in un teatro a tracciare la strada più veloce per distruggere il proprio partito. No, nessuna indulgenza per quei 4, non la ritengo una perdita, considero quei 4 solo dei delinquenti.
Mugugnano dall’8 dicembre 2013, lavorano affinché il Pd possa andare incontro a tutte le sconfitte possibili, dal giorno dei risultati delle Elezioni Europee, evento mai digerito.
No, io la richiesta mi sento di farla ai militanti. Oggi siamo al dunque, ci sarà un congresso, di cui in teoria non ci sarebbe stato bisogno. Purtroppo la confusione, creata da questi individui, in aiuto ai tanti poteri-forti riuniti nel nostro paese per bloccare qualsiasi alito di cambiamento, è tale, che nostro malgrado credo sia necessario un chiarimento. Non il chiarimento sul numero delle poltrone che qualcuno auspica ma quello sull’obiettivo concreto che il partito deve avere per il futuro del paese.
E allora cari militanti Pd, fatevi qualche domanda e datevi qualche risposta:
- Se pensate che Renzi, e il Pd di Renzi sia ormai il partito delle banche e non quello che è stato costretto a mettere mano al sistema bancario per i danni arrecati dalla politica nel passato, non quello che nelle uniche azioni fatte è stato quello che ha mazzolato i banchieri e salvaguardato i risparmiatori. Se pensate quello che dice Speranza, il Pd non fa per voi. Il Movimento 5S vi aprirà le porte.
- Se pensate che il Pd sia quello che ha tolto l’Imu ai miliardari (come detto da Speranza stamattina) e non quello che ha alleggerito la maggioranza assoluta delle famiglie italiane da un orpello, no il Pd non fa per voi.
- Se pensate che i voucher (inventati da Berlusconi e mal-attuati da Damiano) siano il sistema per i “padroni” per sfruttare i lavoratori e non un elemento complementare e ininfluente, estraneo al lavoro a tempo indeterminato, che ha contribuito al record di lotta all’evasione, allora no, il Pd non fa per voi, non potete essere contemporaneamente militanti del Pd e complici dei truffatori di voti, autori delle bufale interplanetarie.
- Se pensate che i giovani debbano essere umiliati e soprattutto demotivati, con elemosine improbabili anzi che con la promozione di nuove opportunità, avete la scelta: M5s o Casapound, è uguale.
Inutile che vada avanti, anche se potrei scriverne 100 pagine.
Ripeto, riflettete sugli obiettivi, sulle idee, non sulle facce, sui simboli sugli slogan. Avete due scelte:
- Rimanere nell’unico partito proiettato sul futuro che pensa e si rapporta ai nostri tempi e non all’800. (Oggi, forse unico in Europa)
- Seguire quelli che vi riportano indietro, quelli che con chiacchiere, slogan, piazze e cancelli, sono riusciti a creare il peggior welfare europeo, hanno ipotecato il futuro dei nostri nipoti e vorrebbero rifare da capo tutti gli errori commessi.
Riflettete, ma non solo. Ci sarà il congresso, il congresso stabilirà la linea. Io parto dal presupposto che la linea del Pd sia quella descritta. Parto da questo a ragion veduta, è la linea della mozione che ha vinto abbondantemente il congresso del 2013. Oggi, i nostri 4 e i media che gli danno corda, sembrano dirci che il consenso del partito sia cambiato. I 4 si arrogano il diritto di dire: la nostra gente.
In base a cosa diffondono questi dubbi? Forse in base ai loro salotti e caminetti, da cui non schiodano mai per scendere fra la gente. A oggi non c’è un solo elemento, di elezioni, sondaggi e quello che volete che ci dica che la linea di consenso di militanti ed elettori Pd sia minimamente cambiata.
Siccome però non si può rimanere nel dubbio, congresso sia, inutile a mio avviso, ma sia.
Vedo molto improbabile che il congresso possa darci risultati diversi dal 2013, ma oggi tutto è possibile. Però abbiate chiaro anche un altro fattore, se la linea del partito tornerà a essere quella del 2012, non solo potete dimenticarvi il 41% delle Europee, ma dimenticatevi anche il 25 di Bersani, ottenuto in un momento in cui tutti gli altri erano cadaveri. Oggi sono vivi e vegeti.
Poi dovete fare i conti anche con noi, ma quello è un altro discorso.