INTERNET SOTTO ACCUSA
Cerchiamo di capire dopo 20 anni, come Internet ha cambiato la nostra vita. Ma vediamo anche gli aspetti negativi.
LA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA E IL MONDO DEL LAVORO
Ebbene sì sono 20 anni di internet, ma la rivoluzione che ha cambiato totalmente le nostre vite era già iniziata con la diffusione dei computer, quando le aziende avevano cominciato a sostituire interi uffici con semplici elaboratori. In un secondo tempo i computer sostituirono anche molti operai , evoluzione ancora in atto oggi, per il quale in molti paesi inventare nuove attività e nuove occupazioni, non riesce a stare al passo con il numero di posti di lavoro che svaniscono sostituiti dalla tecnologia.
Internet, contribuì moltissimo a questa evoluzione. La difficilissima opera di connessione delle aziende con i propri clienti e propri fornitori, fu nettamente cambiata dalla connessione in tempo reale tra le parti.
L’arrivo dei Pc e di Internet in ogni casa, contribuì anch’essa a far sparire molte attività, pensiamo solo alle agenzie di viaggio. Anche in questo caso evoluzione in pieno svolgimento.
INTERNET ENTRA NELLE FAMIGLIE
Cosa ha cambiato Internet invece nei rapporti tra persone? Moltissimo. Forse ci ha fatto diventare tutti più pigri, però è innegabile che abbia connesso fra loro persone magari lontane migliaia di km, persone perse di vista, persone con cui non ci saremmo mai sognati di parlare. È innegabile anche che ci abbia offerto un sistema di informazione in tempo reale che nessuna enciclopedia, nessuno studio particolare avrebbe mai potuto darci nel secolo scorso.
INTERNET STRUMENTO DI DISTRAZIONE DI MASSA ?
Partiamo dall’inizio, sapete cos’è un meme ? facciamoci aiutare da Wikipedia .. un meme sarebbe “un’unità auto-propagantesi” di evoluzione culturale, analoga a ciò che il gene è per la genetica quindi un elemento di una cultura o civiltà trasmesso da mezzi non genetici, soprattutto per imitazione. La memetica è la scienza che si occupa dello studio dei memi.
Ecco, questo però non ci interessa, perché in questo caso vogliamo sapere cosa è un meme nel mondo internettiano. Ricorriamo ancora a Wikipedia, che ci dà questa definizione: “un’idea, stile o azione che si propaga attraverso la rete Internet, spesso per imitazione, diventando improvvisamente celebre“.
In pratica tutti quegli elementi che oggi per semplicità chiamiamo VIRALI.
Ovvero, pubblichi una foto, un video, una gift animata e in tempi brevissimi viene diffusa in tutto il mondo con milioni e milioni di visualizzazioni. Ovvio che uno strumento così, possa interessare molti centri di potere. Ma non pensiate che pubblicare una foto e decidere che diventi virale sia così semplice. La rete ama decidere lei cosa è virale e cosa no.
Se volete approfondire meglio, cosa è un meme, consiglio questo articolo.
LA POLITICA USA INTERNET?
Certo che sì, Obama alla sua prima vittoria confessò di dover ringraziare twitter molto di più dei milioni spesi per la campagna. Nella seconda sappiamo che una bella fetta del budget pubblicitario fu investito su Facebook, come anche ha fatto Hillary.
Il problema è come si usa Internet, solo per promuovere il proprio programma, per parlare ai propri elettori o anche per raggirarli?
QUANDO INTERNET DIFFONDE BUGIE
Politifact.com il più famoso strumento di Fact-checking in Usa ci dice che:
Di quello che dice Hillary Clinton metà sta in mezzo fra verità e falso, il resto è completamente falso. Bernie Sanders è uguale, Marco Rubio al 64%, Ted Cruz al 78, ma Trump vince alla grande con l’8%. In pratica ogni tanto si sbaglia e dice una cosa vera.
E infatti se vediamo la campagna di Trump, è fondata su due teoremi, che diffondono due verità con pochi fondamenti, ma largamente condivisi in tutti i territori attraverso Internet.
Non stiamo qui ad analizzarli, perché non è questo lo scopo di questa riflessione.
INTERNET HA PORTATO AD UN IMBARBARIMENTO?
Restiamo su Trump. Andiamo a vedere le sue convention, quante volte sono dovute intervenire le forze dell’ordine. Pugni fra gli ascoltatori, urla con slogan razzisti, danneggiamenti a tutto ciò che c’era intorno.
Non possiamo dire che gli States siano nuovi a questi episodi, ma dobbiamo tornare ai tempi delle lotte per i diritti civili degli anni 60 in Florida per trovare scene di questo genere.
E IN ITALIA ?
Partiamo dall’inizio. Io assieme ad alcuni amici che ancora frequento, tanto tempo fa eravamo chiamati i pionieri di Internet. Si eravamo tra i primi a frequentare la rete, ma anche ad utilizzare quei rudimentali social precursori di Facebook che allora si chiamavano chat. Per me non era nemmeno il primo approccio, i primi incontri con la telematica furono con le BBs, quei marchingegni che connettevano fra loro diversi modem analogici quando Internet ancora non c’era, ma anche con Internet made in Usa quando non era ancora in Italia o anche socializzando attraverso Videotel, sempre in tempi precedenti all’arrivo di Internet in Italia.
La storia che tutti noi possiamo raccontarvi è semplice. Le prime chat in Internet erano frequentate solo da persone altamente acculturate, spesso di classe sociale elevata. Potete immaginare che gli argomenti e i dialoghi fossero di un certo spessore.
Durò poco, con la caduta dei costi sia dei pc che delle connessioni, la rete si riempì, diventammo milioni. Contemporaneamente si abbassò la qualità. Alle presenze degli intellettuali che resistevano nelle chat, si sommarono una moltitudine di scapestrati, di gente che approfittava dell’anonimato per sfogare tutta la propria violenza, molti canali divennero veri e propri bordelli virtuali.
E LA POLITICA?
Politica vera non c’era ancora in rete, i partiti hanno scoperto la rete molto tardi, anzi forse non l’hanno ancora scoperta. Però posso raccontarvi una storia. Correva l’anno 2005 quando sul mio Forum (antenati dei blog successori delle mailing.list) pubblicai una breve inchiesta su un fenomeno nascente.
Si trattava del Blog di Grillo, e mi ricordo che in questa piccola inchiesta, pubblicavo una serie di articoli del Comico, corredati da tutta una serie di documenti che comprovano l’assoluta falsità di ogni cosa pubblicata. Finivo il mio lavoro pubblicando un centinaio di commenti presi a caso, che attestavano due fattori. Uno, un modo esprimersi prossimo all’analfabetismo. Due, un linguaggio di una violenza inusitata, a cui nemmeno noi che avevamo comunque assistito alla trasformazione di Internet, eravamo abituati.
Ricordo che terminavo il mio lavoro, facendo una riflessione e facendomi una domanda. La riflessione era evidente, il sito campava sia sui click, che sulla vendita dei dvd. La domanda era, che non poteva essere solo quello lo scopo. Cosa aveva in mente?
CONCLUSIONI
La rete è una grande invenzione, niente è più come prima, pochi di noi possono ormai farne a meno.
Invece siamo riusciti a farla diventare una fogna, un luogo dove si creano miti di fumo e si demoliscono storie e persone reali. Un luogo dove gente senza morale inventa balle stratosferiche per ottenere click e quattrini, fino addirittura a far morire in continuazione star internazionali che godono di ottima salute. Qui vediamo un esempio proprio di oggi. Sono siti che hanno tutti il nome di giornali nori con una qualche vocale differente a cui nessuno presta attenzione.Attraverso la rete, tutti potremmo essere più informati, entrare dentro le cose, avere notizie certe e dirette e non di seconda mano, manipolate.
Poi c’è la politica e di questo ne parleremo in seguito, perché è certo che mai come ora siamo in grado di osservare di come si riesca ad ottenere la manipolazione totale di intere classi di cittadini, attraverso Internet che abbinato alle televisioni, diventano un arma micidiale di persuasione di massa.