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Archivio storico di un giornale non più attivo

Il Comico, l’imprenditore, la figurante: Povera Roma!

Noi di politeca cerchiamo di non occuparci mai di cronaca, ma a volte la cronaca offre spunti per riflessioni più larghe.

Ieri un’immagine dei Tg è rimasta scolpita nella mia mente e mi ha accompagnato per diverse ore.

Il comico che scendendo dalla sua auto, dice ai giornalisti (sullo Stadio) : lo faremo, lo faremo, magari non con i palazzinari, ma con i costruttori.

Una frase breve, concisa ma che può far scaturire un’infinità di domande. Io provo ad elencarne solo alcune.

  1. È un comico Genovese che decide se e come fare lo stadio della Roma?
  2. Lo faremo, sottintende noi. Noi chi? Lo stadio non doveva farlo la Asroma con i suoi soldi?
  3. Qual è la differenza tra Costruttori e Palazzinari, ce lo spiega?
  4. Quali sono per lui i palazzinari e quali i costruttori, quali quelli buoni e quali quelli cattivi?
  5. Essendo io rimasto al progetto della Società Sportiva Roma, a chi affidare l’appalto di una roba che pagano con i loro soldi, non dovrebbero essere loro? So sbagliando? lo Stadio lo pagano loro però l’appalto viene deciso a Genova e Milano?

Ne avrei ancora tante, ma non vorrei annoiarvi.

Ora qualcuno mi dirà, è così importante lo stadio della Roma, la città non può farne a meno?

A questa domanda ci sono due risposte.

Questo post vuole prima di tutto mettere in risalto un fatto che sembra marginale, ma io personalmente trovo gravissimo.  Qui stanno saltando tutti i principi democratici e costituzionali, mentre l’Italia intera e soprattutto i Media sono impegnati 24 ore al giorno a fare gossip su 4 dissidenti del Pd.

Se chi mi legge non si rende conto della gravità di questo, che è solo uno dei tantissimi indizi che ci riportano a un modo di fare degli anni 20, anche se in chiave 3.0, significa che non ha ancora fatto suoi i principi della civiltà dei nostri paesi. I cittadini romani, a mio avviso prendendo una cantonata, hanno eletto un sindaco e un consiglio, i quali hanno la responsabilità e il dovere di condurre l’amministrazione di questa città. I Romani non hanno delegato una società milanese, hanno eletto un sindaco.

Con la seconda risposta entriamo nel merito.

La città non può fare a meno dello Stadio? Certo, come ha fatto a meno delle Olimpiadi e andando avanti può fare a meno di tutto, d’altra parte in questo hanno ragione, i cittadini hanno votato un Movimento che ha come principio di base la “decrescita felice”, quindi se la loro città in pochi anni sarà ridotta come un’oasi del Sahara con resti romani, non potranno lamentarsi.

Lo stadio non è una scelta primaria, lo stadio è un’opportunità e le opportunità siccome sono anche poche gli intelligenti le colgono. L’opportunità Olimpiadi è stata gettata a mare, inutile parlarne.

Lo stadio, lo dico da non sportivo che odia il calcio, è prima di tutto un fattore economico. Quasi un miliardo di euro che vengono immessi nella città senza che l’amministrazione debba spendere un centesimo. Per un’amministrazione che si vanta di aver coperto 400 buche, ovvero un millesimo di quelle presenti, un miliardo sono pochi?
Veniamo al progetto. Tralasciamo la questione della Sovrintendenza, che è a dir poco scandalosa. D’altra parte quando l’ex Premier evidenziò il problema di questo ente, si alzò un boato di urla da dovunque, lasciamo perdere. È scandaloso per il merito: un posto degradato, abbandonato, maleodorante, all’improvviso diventa un qualcosa da proteggere. Per favore non prendiamoci in giro.

Soprattutto è scandaloso per i tempi. Leggete la timeline della società, vi renderete conto di quanti adempimenti sono stati fatti, quanti anni di lavoro, e soprattutto quanti milioni già spesi.

E dopo tutto questo se ne escono oggi con un divieto? Il Ministro Franceschini dice giustamente che lui non può intervenire. Io spero però che qualcuno si rivolga a Strasburgo, a L’Aja, all’Onu, dovunque, perché questa è una cosa scandalosa che non può passare in silenzio.

Infine, l’impatto.

Provate a guardare il Render che illustra il progetto, provate a vedere come l’hanno inserito  nell’ambiente circostante, reale, ma ai tempi del progetto, oggi è molto peggio.

Quel quartiere, dove io andai ad abitare negli anni 80 in una che era l’unica costruzione esistente dopo l’Eur arrivando fino ad Acilia, oggi  ha la popolazione di Viterbo o dell’Aquila. È completamente coperto, non ci sono più spazi liberi. Quelle case che vedete per prime, sono l’ultima parte nata di Torrino (Mezzocamino) che dall’Ostiense arriva fino alla Colombo.

È stato giusto? Non lo so, forse se è stato costruito tanto ed è tutto abitato, vuol dire che queste abitazioni servivano. Questo però ora non ci interessa. Quello che voglio dire è questo,  vedendo il plastico, vi sembra che questo centro sia così invasivo? Vedete questa “colata di cemento” di cui molti parlano ? (espressione che già indica il livello di chi la dice).

E poi ancora, la richiesta di ridurre la cubatura del 20% che senso ha? Di che cubatura parliamo? Lo stadio è quello che è, i servizi sono quelli indispensabili, di che parliamo, delle torri? Cioè abbiamo presente quelle torri che consumo di spazio hanno, quanta superficie coprono all’interno dell’area  rispetto allo Stadio? E allora alla fine cosa stiamo chiedendo, di ridurre l’altezza ? una vera idiozia. Ideologia pura. La stessa che ha costretto lo skyline (Eur) a un’altezza che non lo fa essere né un grattacielo, né un palazzo, solo un aborto.

Alla fine di tutto questo discorso, torniamo all’inizio. Insomma, visti i trascorsi, viste le parole del Padre-Padrone di Roma di ieri (romani fatevene una ragione), non possiamo non pensare che niente venga per caso e che il tutto porti a un progetto e relativi interessi diversi.

Noi saremo vigili.

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2 risposte a Il Comico, l’imprenditore, la figurante: Povera Roma!

  • Io capisco che i problemi del PD nazionale in questo momento siano altri ma la risposta di Franceschini mi sembra francamente fiacca e pilatesca .Mi chiedo : chi nomina il soprintendente (o la soprintendente per i puristi) ? A chi risponde ? .Cosa si può fare ? Una strigliata ? Si trasferisce in zona di guerra ? Si spostano gli uffici della soprintendenza a Tor di Valle ? Si licenzia? Si sospende ? Si manda un’ispezione ? (Cosa significhi non mi è chiaro ma Berlusconi lo faceva sempre) . Non è tollerabile che possa prendere in giro una città intera . E’ offensivo e indecente . Paradossalmente questa signora ha fatto incazzare i romanisti più delle tarantelle grilline e dei minuetti di Raggi&C. Lasciare a Grillo la parte del salvatore della patria agli occhi della gente quando invece è il primo responsabile è un gravissimo errore politico del quale non si sentiva il bisogno . Sarebbe il caso che il Ministro per una volta mettesse da parte il suo aplomb ed emettesse un ruggito .

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  • ADRIANO AMATO

    La tua domanda e i tuoi dubbi sono più che legittimi Antonello.
    Io non so risponderti, vediamo se qualcuno ci aiuta a capire.

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