Vi spiego come funziona lo screditamento di personaggi
Funziona così.
C’è la necessità di screditare qualcuno oppure di “coprire” mediaticamente uno scandalo maggiore (o, come nel caso di questi giorni, entrambe le cose anche se più la seconda della prima).
La parte più difficile – anzi, meno facile – è trovare un appiglio verosimile e legato indirettamente e lontanamente ad un fatto vero. Perché a inventare puttanate di sana pianta sono buoni in tanti.
Meno semplice, invece, inventare puttanate che ad un’occhiata superficiale (cioè quella che da’ il 99% dei partecipanti al dibattito pubblico) sembrino basate su dati di fatto.
A quel punto è fatta. Un paio di titoli ad effetto, due/tre indignati permanenti che in TV costruiscono lo storytelling, a quel punto completamente scollegato da quanto realmente avvenuto.
A condire, un appello di intellettuali radical chic, che fa sempre bene.
Arrivati a quel punto, ogni individuo che consideri seriamente l’ipotesi di riportare il dibattito a quanto realmente avvenuto, non è che un povero, stupido e ingenuo sognatore. #MariannaMadia
Ps. Per essere specifici, la campagna infame alla quale è sottoposta Marianna Madia in queste ore è inventata di sana pianta. Marianna ha citato regolarmente in bibliografia TUTTI i contributi che doveva citare. Ha omesso di indicare le virgolette – che a rigore avrebbe dovuto fare (ecco l’appiglio di cui sopra) – ma non è neanche lontanamente assimilabile ad un caso di plagio. Anche perché uno degli articoli citati era il suo. Quindi finiamola con le sciocchezze per cortesia.
Luigi Marattin